
John Petrucci: suono, tecnica e strumenti del chitarrista dei Dream Theater
John Petrucci, fondatore dei Dream Theater, è un simbolo del progressive metal. Scopri la sua storia, gli strumenti che usa e il segreto del suo suono.
Introduzione
John Petrucci è una delle figure più influenti della chitarra moderna. Nato a New York nel 1967, è conosciuto come il fondatore e principale motore creativo dei Dream Theater, band simbolo del progressive metal. La sua carriera è un percorso di continua ricerca del suono perfetto, un laboratorio tecnico e artistico che ha ridefinito il concetto stesso di virtuosismo. Ma ciò che rende Petrucci unico non è solo la sua velocità o precisione, bensì la capacità di unire melodia e complessità, con un tocco umano che traspare anche nelle sezioni più intricate dei suoi assoli.
Il suo approccio è stato paragonato a quello di un compositore classico che lavora con la chitarra elettrica come se fosse un’orchestra. Petrucci costruisce i brani in modo architettonico, intrecciando riff, arpeggi, tempi dispari e cambi armonici come mattoni di una cattedrale sonora. Ogni parte del suo playing è studiata, ma mai priva di emozione. Questa combinazione tra disciplina tecnica e passione lo ha reso un punto di riferimento non solo per i chitarristi metal, ma per tutti i musicisti che cercano equilibrio tra potenza e musicalità.
Nel corso degli anni, John ha sviluppato un linguaggio chitarristico riconoscibile: scale modali, alternate picking impeccabile, sweep picking fluido e una mano destra che sembra un metronomo umano. Tuttavia, il suo segreto non è la pura velocità, ma la chiarezza: ogni nota ha uno scopo, ogni frase comunica. Non a caso, le sue linee melodiche sono diventate un modello di studio per generazioni di chitarristi in tutto il mondo.
Dal punto di vista del suono, Petrucci è un perfezionista. Dopo anni di sperimentazioni con Mesa Boogie e Ernie Ball Music Man, ha sviluppato una catena di segnale che combina calore, definizione e potenza. Il suo amplificatore signature JP-2C è la reincarnazione moderna del leggendario Mark IIC+, mentre la sua chitarra Majesty unisce design ergonomico, elettronica avanzata e un’estetica futuristica.
Petrucci ha anche ridefinito il ruolo del musicista moderno: chitarrista, produttore, autore e persino imprenditore, grazie alla sua etichetta Sound Mind Music. In un’epoca in cui la musica digitale spesso semplifica tutto, lui rappresenta l’opposto: la ricerca costante dell’eccellenza, dell’equilibrio e della profondità emotiva. È il simbolo di come la tecnica possa essere al servizio dell’anima.
Elenco tipologie di strumenti usati / modelli
- Chitarre: Ernie Ball Music Man Majesty, JP6, JP15.
- Amplificatori: Mesa/Boogie JP-2C, Mark IIC+, TriAxis.
- Effetti: TC Electronic G-System, Eventide H9, wah Dunlop JP95.
- Accessori: corde Ernie Ball 10-46, plettri Jazz III XL Petrucci Signature.
Discografia
- Images and Words (1992) — il disco che ha definito il progressive metal moderno.
- Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory (1999) — un concept album leggendario.
- Train of Thought (2003) — il lato più heavy dei Dream Theater.
- Octavarium (2005) — equilibrio tra tecnica e melodia.
- Suspended Animation (2005) — primo album solista, interamente strumentale.
- Terminal Velocity (2020) — ritorno alle origini con nuova maturità.
Video
- John Petrucci – Glasgow Kiss (Live)
- Dream Theater – The Dance of Eternity (Live)
- Petrucci Rig Rundown 2024
- Terminal Velocity – Official Video
- Petrucci talks tone and technique
Curiosità
- Petrucci scrive spesso le parti di chitarra partendo dal click del metronomo, poi costruisce la batteria attorno alla chitarra.
- È un grande appassionato di bodybuilding e considera l’allenamento parte integrante della disciplina mentale musicale.
- È stato docente alla Berklee College of Music, dove ha conosciuto John Myung e Mike Portnoy.
- Ha collaborato con Steve Vai e Joe Satriani nei tour G3.
- Nel 2007 Guitar World lo ha inserito tra i 10 migliori chitarristi metal di tutti i tempi.
Domande e risposte
D: Qual è la chitarra principale di John Petrucci?
R: La sua Ernie Ball Music Man Majesty, disponibile in diverse versioni signature.
D: Qual è la differenza tra la JP6 e la Majesty?
R: La Majesty ha un corpo in mogano con camera tonale e un’elettronica più versatile, mentre la JP6 è più tradizionale e diretta.
D: Qual è il pedale preferito di Petrucci?
R: Il Dunlop JP95, progettato su misura per il suo stile di suono.
D: In che genere si colloca la sua musica?
R: Progressive metal, ma con influenze classiche e jazz fusion.
D: Dove posso ascoltare la sua tecnica nel massimo splendore?
R: Nei brani “Glasgow Kiss”, “The Spirit Carries On” e “Lines in the Sand”.
Articoli Correlati




