Casse attive per DJ e band: come scegliere potenza, dimensioni e posizione
Quando inizi a suonare fuori da casa – che tu sia **DJ, band, duo acustico o singer‑songwriter** – la domanda arriva puntuale: *quante casse mi servono e quanto...
Quando inizi a suonare fuori da casa – che tu sia DJ, band, duo acustico o singer‑songwriter – la domanda arriva puntuale: quante casse mi servono e quanto devono essere potenti?
La risposta non è solo "più watt possibile". Conta molto di più:
- la dimensione del woofer (8", 10", 12", 15"…);
- la pressione sonora (SPL) reale, non solo i watt di targa;
- il tipo di utilizzo: DJ set con tanta cassa, band live, serata acustica;
- come posizioni le casse nello spazio.
In questa guida vediamo come scegliere in modo ragionato, senza sprecare soldi in potenza inutile ma evitando anche impianti sottodimensionati.
Se vuoi farti un’idea, su Muviber puoi partire da:
1. Watt, SPL e copertura: cosa conta davvero
1.1 Watt nominali vs volume percepito
Molte schede tecniche parlano di:
- potenza continua (RMS);
- potenza di picco (valore più alto, spesso usato in marketing).
Più watt non significa automaticamente che la cassa suoni il doppio più forte.
Per capire quanto "spinge" davvero, guarda anche:
- il valore di SPL massimo (in dB);
- la sensibilità del diffusore;
- la copertura (es. 90° x 60°).
1.2 Che cos’è l’SPL e perché è importante
L’SPL (Sound Pressure Level) indica quanto suono può generare la cassa a una certa distanza (di solito 1m).
In pratica:
- 3 dB in più sono un incremento percepibile;
- 10 dB in più equivalgono più o meno a sentire il doppio del volume.
Quindi, due casse da 1000 W con SPL max molto diversi non suoneranno uguali.
1.3 Copertura e dispersione
La dispersione (es. 90° orizzontale x 60° verticale) ti dice come la cassa distribuisce il suono:
- dispersione più ampia = copre più spazio, ma con meno "getto" lontano;
- dispersione più stretta = più adatta a lanci lunghi, tipico in grandi ambienti.
Per locali piccoli/medi, una copertura ampia è spesso un vantaggio: meno "buchi" nel pubblico.
2. Dimensione del woofer: 8", 10", 12", 15"… cosa cambia davvero
La dimensione del woofer influenza:
- quanto basso riesce a riprodurre la cassa;
- il peso e la portabilità;
- il tipo di utilizzo ideale.
2.1 8" e 10": compatti e portatili
- Ideali per: serate acustiche, voce + chitarra, DJ set in piccoli spazi, monitor.
- Più facilmente trasportabili, leggeri.
- Meno estensione sulle basse: per generi molto "di cassa" serve spesso un sub.
2.2 12": il formato tuttofare
- Il formato più usato per band, DJ e live generici.
- Buon compromesso tra basse frequenze, volume e peso.
- Molto versatile per locali piccoli/medi; con sub si trasforma in impianto serio.
2.3 15": per tanta cassa (ma non sempre necessario)
- Molta più presenza sulle basse, utili per DJ set e musica elettronica.
- Ingombro e peso maggiori.
- Se affianchi comunque un subwoofer, le 15" possono essere anche esagerate per locali piccoli.
Regola pratica: se pensi di suonare spesso in locali piccoli/medi e vuoi fare un po’ di tutto, una coppia di 12" di buona qualità è quasi sempre il punto di partenza giusto.
3. DJ vs band: esigenze diverse
3.1 Casse per DJ
Per il DJ la priorità è:
- molta energia in basso e low‑mid;
- resistenza a volumi sostenuti;
- spesso uso con subwoofer.
Consigli pratici:
- per locali piccoli: 2 casse da 10" o 12" + sub singolo possono bastare;
- per locali medi: 2 casse da 12" + 1 o 2 sub (a seconda del genere e del volume richiesto);
- occhio alla protezione termica e ai limiter interni delle casse.
3.2 Casse per band
In una band le casse servono soprattutto per:
- voce (deve restare chiara e davanti);
- eventualmente qualche strumento (tastiere, chitarre modeler, drum elettronica).
Spesso la batteria acustica e i combo chitarra/basso fanno già tanto volume di loro.
Consigli pratici:
- per band rock/pop in locale piccolo: 2 casse da 10" o 12" per voce e qualche base;
- se usi batteria elettronica o bassi in diretta, un sub diventa quasi obbligatorio;
- cura molto l’equalizzazione per evitare impasti sui medi.
4. Numero di casse e presenza del subwoofer
4.1 Solo top attive (2 casse e via)
Per situazioni light (duo acustico, DJ set discreto, piccoli bar):
- una coppia di casse 10"/12" di qualità può essere sufficiente;
- meglio puntare su casse con buona estensione in basso se non hai sub.
4.2 Top + sub: quando ha senso
Il subwoofer ha senso quando:
- fai musica da ballo, elettronica, hip hop, reggaeton;
- usi batteria elettronica in diretta;
- vuoi togliere il carico delle bassissime dai top, migliorando la pulizia generale.
In quel caso, schemi tipici sono:
- 2 top + 1 sub centrale per locali piccoli;
- 2 top + 2 sub (left/right) per coprire meglio ambienti medi.
5. Posizionamento: altezze, distanze e angoli
Anche le casse migliori suonano male se piazzate a caso.
5.1 Altezza sugli stativi
In linea di massima:
- il tweeter dovrebbe stare all’incirca all’altezza delle orecchie del pubblico;
- in locali pieni, conviene spesso alzare un po’ di più per "sparare" sopra le teste.
Evita di appoggiare le casse a terra se devono coprire il pubblico frontale: le basse si impastano e gli alti si perdono.
5.2 Inclinazione e direzione
- punta le casse verso il pubblico, non dritte in avanti nel vuoto;
- se sei molto vicino, una leggera inclinazione verso il basso aiuta a evitare riflessioni eccessive dal soffitto.
In ambienti stretti e lunghi, può aver senso stringere un po’ l’angolo per non "sparare" troppo sulle pareti laterali.
5.3 Distanza tra le casse
- non troppo vicine (suono mono) ma neanche troppo lontane (buco al centro);
- come riferimento base, una distanza simile alla profondità dell’area pubblico per avere un fronte stereo equilibrato.
6. Monitor per band e DJ: spie, side fill, booth
Oltre al fronte principale (FOH), spesso serve che chi suona sentisca bene:
- per le band: monitor a terra (spie) o in‑ear;
- per i DJ: una cassa dedicata come booth monitor, rivolta verso la postazione.
Se il budget è limitato, puoi iniziare con:
- 2 casse buone per il pubblico;
- una terza cassa attiva usata come monitor condiviso.
Con il tempo potrai aggiungere monitor dedicati o passare agli in‑ear.
7. Un metodo semplice per scegliere
Prima di comprare, rispondi a queste domande:
-
Suono più spesso come DJ, band o entrambi? DJ = più importanza a basse e sub. Band = chiarezza della voce.
-
Che tipo di locale affronto più spesso? Bar piccoli, club medi, feste private in sale comunali… ogni contesto ha esigenze diverse.
-
Devo spostare spesso l’impianto? Se sì, peso e ingombro delle casse diventano un fattore chiave.
-
Ho bisogno di sub subito o posso aggiungerlo dopo? Meglio partire con top decenti e prevedere l’espansione, invece di comprare subito un impianto enorme.
Se rispondi in modo onesto a queste quattro domande, il cerchio delle opzioni si restringe molto rapidamente.
FAQ – Casse attive per DJ e band
Quanti watt mi servono per suonare in un locale?
Non esiste una cifra unica, perché dipende da sensibilità, SPL della cassa, genere e dimensioni del locale. Per dare un’idea, una coppia di buone casse attive da 10" o 12" è spesso sufficiente per bar e club piccoli/medi, soprattutto se aggiungi un subwoofer quando serve più impatto sulle basse.
Meglio due casse grandi o due casse più un sub?
Per musica da ballo e generi con tanta cassa, la combinazione top + sub è quasi sempre superiore: i top lavorano meglio sulle medie/alte, il sub si occupa dei bassi profondi. Due casse grandi senza sub possono andare per situazioni generiche, ma tendono a impastarsi se spingi molto sulle basse.
Le casse da 15" sono esagerate per un bar piccolo?
Spesso sì. In molti bar e locali piccoli una coppia di 10" o 12" basta e avanza. Le 15" sono più adatte a spazi più grandi o a DJ set orientati quasi solo alla dance, ma attenzione a volume e rimbombi.
Posso usare le casse attive anche come monitor sul palco?
Sì. Molti musicisti usano le stesse casse come FOH in situazioni piccole e come monitor/spie in contesti più grandi. L’importante è che abbiano ingressi e controlli adeguati e che le posizioni in modo da evitare feedback.
Meglio investire subito in un impianto grande o crescere a step?
Di solito è più saggio crescere per gradi: inizi con una coppia di casse buone, impari a conoscerle, poi aggiungi un subwoofer o monitor dedicati quando iniziano ad arrivare serate più impegnative. Un impianto enorme usato al 30% è solo peso e soldi immobilizzati.
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