Profilatori per chitarra: Kemper, Quad Cortex & co. spiegati semplice
Negli ultimi anni, oltre ad ampli valvolari, pedali e multieffetto, è spuntata una nuova categoria di strumenti: > **i profilatori di ampli** – Kemper, Quad Co...
Negli ultimi anni, oltre ad ampli valvolari, pedali e multieffetto, è spuntata una nuova categoria di strumenti:
i profilatori di ampli – Kemper, Quad Cortex & co.
Sono diventati lo standard per tanti turnisti, live moderni, studi e cover band perché permettono di portarsi dietro il suono di un ampli vero… senza portarsi dietro l’ampli vero.
In questa guida li vediamo in modo semplice, senza tecnicismi inutili:
- cosa fa davvero un profilatore rispetto a un normale simulatore di ampli;
- quali sono le differenze pratiche tra Kemper, Quad Cortex e gli altri sistemi simili;
- quando ha senso fare il salto e quando invece può bastare ampli + pedali o una pedaliera digitale.
1. Cos’è un "profilatore" di ampli (in parole semplici)
Un profilatore di ampli è un dispositivo che:
- Ascolta come suona il tuo ampli vero (microfonato).
- Crea un “profilo” digitale che replica il comportamento di quella catena (ampli + cassa + microfono).
- Ti permette di suonare quel suono senza dover ricollegare ogni volta l’ampli originale.
La logica è:
- non parti da un modello teorico di "Marshall generico";
- parti da uno specifico Marshall, con quella cassa, quei coni, quel microfono, in quella stanza.
Il risultato è una "fotografia sonora" molto credibile di un setup reale.
2. Profilatore vs simulatore/modeler: dov’è la differenza?
2.1 Simulatore / modeler
Un modeler tradizionale (tipo molte pedaliere digitali) funziona così:
- gli ingegneri studiano un ampli reale;
- creano un modello matematico che ne ricrea il comportamento in digitale;
- tu scegli dal menu: "British 800", "Blackface", "Recto" ecc.
Il vantaggio è la flessibilità estrema: tanti ampli, tante casse, tanti mic in un solo device.
2.2 Profilatore
Un profilatore invece:
- manda segnali di test dentro il tuo ampli reale;
- ascolta come risponde la catena ampli + cassa + micro;
- costruisce un profilo specifico di quel setup.
E tu ti ritrovi in memoria il suono di quel rig preciso, pronto da richiamare live o in studio.
In pratica: il modeler ti dà la "versione ideale" di un ampli; il profilatore ti dà la fotografia di un ampli vero che qualcuno ha microfonato bene.
3. Come funziona in pratica il profiling
A grandi linee, il workflow è questo:
- Colleghi il tuo ampli a una cassa, ci metti davanti un microfono.
- Colleghi il tutto al profilatore (send/return, in/out).
- Il profilatore manda una serie di suoni di test (sweep, impulsi).
- L’unità analizza la risposta dell’ampli e "impara" come reagisce.
- Salvi il risultato come profilo con un nome (es. "JCM800 Crunch SM57").
Da quel momento puoi:
- richiamare quel profilo senza riallestire tutta la catena;
- portarti il suono in sala prove, in studio, in tour;
- condividere/scaricare profili fatti da altri.
4. Vantaggi pratici dei profilatori
4.1 Coerenza live/studio
- In studio: fai il profiling quando hai tempo, stanza e volume per microfonare bene.
- Dal vivo: ti porti solo il profilatore e mandi il segnale diretto al PA.
Risultato:
- suono più coerente tra prove, live e registrazioni;
- niente lotta ogni volta con microfoni, posizionamento e volumi esagerati.
4.2 Portabilità e silenzio
-
Porti una unità compatta invece di testa + cassa + pedali + stand + cavi.
-
Puoi suonare in cuffia o in diretta nel mixer a volume bassissimo, perfetto per:
- casa\ n - tour in cui il palco deve restare "silent";
- situazioni in cui l’impianto è piccolo e non regge volumi da 4x12.
4.3 Biblioteca di suoni "di fascia alta"
Molti profilatori possono caricare profili fatti da:
- studi professionali;
- produttori;
- altri chitarristi.
Quindi puoi avere nel tuo device:
- profili di ampli boutique che non comprerai mai;
- versioni diverse dello stesso ampli (clean, crunch, lead, con casse diverse).
5. Limiti e compromessi
Non è tutto oro, ci sono anche degli aspetti da tenere in considerazione.
5.1 Feeling e risposta sotto le dita
I profilatori sono molto convincenti all’ascolto, ma:
- il feeling sotto le dita può essere leggermente diverso dall’ampli vero;
- il tocco, il modo in cui il suono "respira" con il volume della chitarra, può cambiare.
Per molti chitarristi il compromesso è accettabile (o quasi impercettibile), per altri no.
5.2 Curva di apprendimento
- Un combo valvolare ha pochi controlli, lo accendi e suoni.
- Un profilatore ha menu, preset, routing, uscite, IR, snapshot…
Serve un minimo di pazienza per arrivare al punto in cui:
- non passi il tempo nei menu;
- hai 3–4 suoni "da concerto" pronti e stabili.
5.3 Non fanno miracoli
Un profilo suonerà bene se:
- l’ampli originale suonava bene;
- chi ha microfonato aveva buon gusto nel suono;
- la catena non era rumorosa.
Se il profilo è stato fatto male, anche il risultato digitale sarà mediocre.
6. Kemper, Quad Cortex & co.: panoramica semplice
6.1 Kemper Profiler
È il "padre" dei profilatori moderni.
Caratteristiche chiave (in modo semplice):
- pensato soprattutto per profilare ampli reali;
- enorme libreria di profili disponibili online;
- molto usato da cover band, turnisti, touring;
- formati diversi: head, rack, stage (a pedale).
Pro:
- affidabilità collaudata;
- suoni rock/pop e metal molto convincenti;
- ecosistema enorme di profili.
Contro (per alcuni):
- interfaccia meno "touch" e moderna rispetto a prodotti più recenti;
- parte effetti buona ma non sempre al livello delle migliori pedaliere dedicate.
6.2 Neural DSP Quad Cortex
È fra i profilatori più recenti.
Caratteristiche semplici:
- formato pedaliera compatta;
- schermo touch e interfaccia molto moderna;
- profila ampli, pedali e persino catene complesse;
- integra anche modelli di ampli, non solo profili.
Pro:
- workflow più simile a una pedaliera digitale moderna;
- ottimi suoni hi-gain e moderni;
- aggiornamenti frequenti, community attiva.
Contro:
- tanta potenza → tante opzioni → rischio di perdersi nei menu;
- per sfruttarlo davvero ci vuole un po’ di tempo di smanettamento.
6.3 "Co." – altri sistemi a metà strada
Esistono anche altri sistemi che non sono profilatori in senso stretto, ma giocano nello stesso campionato "digitale high‑end":
- modeller di fascia alta (Fractal, Helix, ecc.);
- sistemi che catturano IR di casse e catene;
- soluzioni software (plugin) che fanno profiling del tuo rig.
La logica per te, chitarrista pratico, è capire:
- ti serve proprio il profiling (clonare ampli specifici)?
- o ti bastano buoni modelli di ampli già pronti?
7. Quando ha senso passare a un profilatore
7.1 Buoni motivi per dire "sì"
Ha senso considerare un profilatore se:
- suoni live spesso e vuoi un suono stabile in ogni locale;
- ti muovi tra cover diverse e ti servono tanti suoni "credibili";
- non puoi/ vuoi tenere in casa ampli alti di volume;
- registri spesso e vuoi andare diretto in scheda audio con buona qualità.
7.2 Quando forse non ti serve (ancora)
Forse puoi aspettare se:
- suoni per lo più a casa e ti basta un buon combo + qualche pedale;
- hai già una pedaliera digitale che ti soddisfa;
- non hai tempo/voglia di imparare un sistema complesso.
8. Come integrare un profilatore nel tuo setup
Alcune opzioni tipiche:
-
Diretto nel mixer/PA → la soluzione più semplice live:
- profilatore → XLR → banco → monitor in-ear o wedge.
-
In una cassa FRFR → per avere risposta "da ampli" ma neutra.
-
Nel return di un ampli → usi il finale e la cassa del tuo ampli reale, bypassando il suo pre.
In tutti i casi, è importantissimo:
- bilanciare i livelli (evitare clipping);
- fare 2–3 serate/prove "test" prima di usarlo in situazioni importanti.
FAQ – Profilatori per chitarra
I profilatori sostituiscono del tutto l’ampli valvolare?
Dipende da cosa cerchi. Per tanti chitarristi sì, nella pratica: live e in studio usano solo il profilatore. Per altri, l’ampli resta il riferimento emotivo e il profilatore è solo un "piano B" o uno strumento complementare.
Posso usare i miei pedali analogici con un profilatore?
Sì. Molti li usano come se fossero un ampli:
- pedali prima del profilatore (overdrive, fuzz, wah);
- effetti in loop (delay, riverberi, modulazioni).
Serve solo un minimo di attenzione ai livelli.
Suonano bene anche a basso volume o in cuffia?
Sì, è uno dei loro punti forti. A differenza degli ampli valvolari, non devi "tirare" il volume per farli suonare bene: puoi avere suoni credibili anche in cuffia o a volume condominiale.
Devo vendere tutti i miei ampli se prendo un profilatore?
Assolutamente no. Anzi, molti proprietari di profilatori:
- fanno il profilo dei propri ampli;
- poi continuano a usarli quando possono, sapendo però di avere una copia digitale pronta per live e session.
È meglio un profilatore o una pedaliera digitale tipo modeller?
Non esiste un "meglio" assoluto. In generale:
- se vuoi il clone di ampli specifici, il profiling è il suo mestiere;
- se vuoi una soluzione "all‑in‑one" con tanti effetti, routing avanzato e ampli modellati, una pedaliera digitale top potrebbe bastare.
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