Chitarre Elettriche

Guida all’acquisto della chitarra elettrica: dalla prima Strat-style allo strumento dei sogni

Prima o poi succede: vedi una **Strat bianca con battipenna nero**, una Tele leggermente relic, una Les Paul color miele… e capisci che è ora di prendere sul se...

Prima o poi succede: vedi una Strat bianca con battipenna nero, una Tele leggermente relic, una Les Paul color miele… e capisci che è ora di prendere sul serio la scelta della tua chitarra elettrica.

Solo che, appena inizi a cercare, ti ritrovi sommerso da:

  • sigle incomprensibili (HSS, HH, SSS, C‑shape, radius 9.5, jumbo…);
  • legni diversi, pickup diversi, ponti diversi;
  • prezzi che vanno dalla entry‑level da 150 € alla chitarra “da sogno” da qualche migliaio di euro.

E le domande spuntano da sole:

  • ha senso iniziare con una Strat-style economica?
  • conviene comprare nuovo o usato?
  • meglio aspettare e puntare subito a una chitarra “definitiva”, o fare un percorso a step?

Questa guida è pensata proprio per accompagnarti dalla prima Strat-style allo strumento dei sogni, senza buttare soldi e senza inseguire mode inutili.

Insieme vedremo:

  • che cosa ti serve davvero nella prima chitarra elettrica;
  • le differenze concrete tra Strat, Tele, Les Paul, superstrat e offset;
  • come ragionare sul budget (nuovo vs usato, fasce di prezzo realistiche);
  • quali specifiche tecniche contano davvero e quali sono dettagli secondari;
  • come costruire un percorso di upgrade sensato verso la tua dream guitar.

Per farti un’idea reale di cosa offre il mercato, puoi dare un’occhiata alle ricerche su Muviber:


1. Prima chitarra elettrica: cosa ti serve davvero

Prima di parlare di modelli e specifiche, è fondamentale chiarire a cosa ti servirà la chitarra nei prossimi 2–3 anni.

Fatti queste domande:

  • Dove suonerai?

    • solo in casa, con ampli piccolo o simulatori;
    • in sala prove con una band;
    • sul palco, anche solo saltuariamente.
  • Che musica vuoi suonare davvero?

    • rock classico, blues, pop;
    • metal, hard rock;
    • funk, indie, alternative;
    • un po’ di tutto, perché sei all’inizio.
  • Quanto tempo realisticamente dedicherai allo strumento?

    • 2–3 ore a settimana;
    • 20–30 minuti al giorno;
    • tutti i giorni, perché vuoi crescere velocemente.

La risposta a queste domande ti aiuta a capire tre cose:

  1. quanta versatilità ti serve (una Strat-style copre tanti generi);
  2. quanto è importante la comodità del manico rispetto all’estetica;
  3. se ti conviene comprare una chitarra da “battaglia intelligente” o iniziare a ragionare su qualcosa che ti accompagnerà più a lungo.

Un principio chiave: per la prima chitarra elettrica conviene puntare su uno strumento equilibrato, affidabile e rivendibile, non necessariamente “definitivo”.


2. Tipi di chitarra elettrica: Strat, Tele, Les Paul, superstrat e offset

Esistono milioni di varianti, ma per orientarsi il modo più semplice è pensare in famiglie di chitarre. Vediamone alcune.

2.1 Strat-style: la regina della versatilità

La Stratocaster (e tutte le chitarre ispirate al suo design) è spesso la scelta ideale per iniziare, perché offre:

  • tre pickup single coil (o configurazioni HSS / HSH) per una grande varietà di suoni;
  • un corpo ergonomico, comodo da imbracciare;
  • un manico generalmente scorrevole, adatto a molti stili.

Punti di forza:

  • perfetta per rock, pop, funk, blues;
  • le posizioni intermedie del selettore danno il classico suono “vetroso” e brillante;
  • esiste in tutte le fasce di prezzo, dall’entry‑level alle signature di altissimo livello.

Limiti percepiti:

  • i single coil possono generare rumore di fondo (hum), specie con alta distorsione;
  • qualcuno la percepisce meno “cattiva” rispetto a una Les Paul con humbucker.

Se vuoi esplorare questa famiglia puoi partire da:


2.2 Tele-style: essenziale, diretta, carattere forte

La Telecaster è più semplice come layout (due pickup, pochi controlli) ma ha una personalità enorme.

Caratteristiche:

  • attacco molto definito, ottima per country, rock, indie, funk;
  • suono del pickup al ponte brillante, a volte “tagliente”;
  • robusta, pochi fronzoli, grande affidabilità.

È una buona prima chitarra se ti piacciono:

  • il suono secco e preciso;
  • gli strumenti essenziali, senza tremolo e con meno regolazioni.

2.3 Les Paul & singlecut: sustain, corpo e “ciccia”

La famiglia Les Paul / singlecut è il regno del sustain e del suono pieno.

In genere trovi:

  • due humbucker;
  • scala leggermente più corta rispetto alla Strat;
  • corpo spesso in mogano, a volte più pesante.

Punti di forza:

  • perfette per rock classico, hard rock, generi con molta distorsione;
  • suono rotondo, corposo, con molti medi;
  • gran parte dell’immaginario rock passa da qui.

Possibili contro:

  • peso maggiore, che può farsi sentire suonando in piedi;
  • manico spesso percepito come più “importante” per chi ha mani piccole.

2.4 Superstrat, offset e altre famiglie

Oltre alle tre macro‑famiglie classiche, trovi:

  • superstrat: chitarre derivate dal concetto Strat ma con:

    • humbucker ad alto output;
    • radius più piatto;
    • tasti jumbo;
    • ponti più estremi (Floyd Rose, tremoli di precisione); perfette per metal, shred, modern rock.
  • offset (Jaguar, Jazzmaster, Mustang e simili):

    • linee del corpo asimmetriche;
    • suoni spesso più particolari;
    • ideali per indie, alternative, shoegaze.

Se sei alla prima chitarra, di solito è più semplice partire da Strat, Tele o singlecut, e considerare superstrat/offset come step successivo.


3. Budget e fasce di prezzo: quanto spendere (nuovo e usato)

Capitolo delicato: quanto è giusto spendere per la tua chitarra elettrica?

3.1 Fascia entry level

Indicativamente:

  • nuovo: 150–350 €;
  • usato: 120–300 €.

Qui trovi:

  • chitarre pensate per iniziare, con qualità oggi più che dignitosa;
  • strumenti spesso già suonabili e intonati, se il setup è fatto bene.

Consigli:

  • evita i kit ultra‑economici con ampli incluso di qualità scarsissima;
  • meglio una buona chitarra + ampli decente anche usati, che un set “tutto in uno” scadente;
  • nel mercato usato puoi trovare occasioni interessanti su strumenti usati poco.

Per farti un’idea:


3.2 Fascia intermedia

Indicativamente:

  • nuovo: 400–900 €;
  • usato: 300–700 €.

Qui iniziano le chitarre che possono tranquillamente:

  • accompagnarti in sala prove e live;
  • restare con te anche quando un giorno prenderai una chitarra più prestigiosa.

Vantaggi tipici:

  • migliori controlli qualità;
  • hardware e pickup più affidabili;
  • strumenti che mantengono valore sul mercato dell’usato.

Esempi:


3.3 Fascia alta e chitarra “da sogno”

Indicativamente:

  • nuovo: da 1.000 € fino a quanto vuoi;
  • usato: dipende da marca, edizione, condizioni.

Qui parliamo di:

  • strumenti professionali, spesso made in USA, Giappone o liuteria;
  • serie limitate, Custom Shop, signature di artisti famosi.

Prima di arrivare qui, ha senso che tu abbia:

  • qualche anno di esperienza;
  • idee più chiare su cosa ti serve davvero (scala, radius, tipo di pickup, feeling del manico);
  • riferimento concreto ai modelli che ti sono piaciuti in sala prove, dal vivo o in studio.

4. Specifiche che contano davvero (e quelle su cui fissarsi meno)

Quando si entra nel mondo delle specifiche è facile perdersi. Tieni a mente questa regola: poche cose cambiano molto, molte cose cambiano poco.

4.1 Cose che contano molto

  • Comodità del manico

    • Spessore, profilo (C, D, V…), larghezza al capotasto.
    • Se non ti trovi col manico, non amerai mai davvero la chitarra.
  • Scala e tensione

    • Scala lunga (tipo Strat) = corde un po’ più tese a parità di accordatura.
    • Scala più corta (tipo Les Paul) = corde più morbide, bending più facili.
  • Pickup

    • Single coil: più brillanti, più rumorosi, molto definiti.
    • Humbucker: più pieni, meno rumore, molto amati con distorsione.
    • Configurazioni miste (HSS, HSH) offrono grande versatilità.
  • Ponte

    • Fisso: più semplice da gestire, stabilità di accordatura.
    • Tremolo vintage: un minimo di leva, manutenzione ancora semplice.
    • Floyd/locking trem: grandi escursioni, ma regolazioni più delicate.

4.2 Cose su cui non fissarsi troppo (all’inizio)

  • tipo di legno “esoterico” del body;
  • colore esatto del battipenna;
  • tasti medium vs medium jumbo, se non hai ancora esperienza;
  • elettronica super‑custom se non sai ancora che suono cerchi.

Molto spesso è più utile:

  • investire in un buon setup (action, intonazione, regolazione truss rod);
  • montare corde nuove nella scalatura giusta per te;
  • imparare a usare bene volume e tono della chitarra e dell’ampli.

5. Dal primo Strato-style alla chitarra dei sogni: un percorso sensato

Invece di inseguire continuamente la “chitarra perfetta”, puoi pensare al tuo percorso in tre step.

Step 1 – Prima chitarra affidabile e versatile

Obiettivo:

  • imparare a suonare;
  • capire cosa ti piace;
  • non spendere una fortuna.

Tipicamente:

  • una buona Strat-style o Tele-style di fascia entry/intermedia;
  • usata ma tenuta bene, con setup fatto.

Step 2 – Chitarra “seria” che rispecchia il tuo stile

Dopo qualche anno:

  • sai se ami più il suono single coil brillante o humbucker pieno;
  • hai capito se preferisci manici sottili o più robusti;
  • sai quali limiti ha la tua prima chitarra.

Qui ha senso puntare a:

  • una fascia intermedia solida, che ti accompagni in live, studio e sala prove;
  • uno strumento che “parla la tua lingua” (rock, metal, funk, indie…).

Step 3 – Dream guitar consapevole

A questo punto puoi pensare alla tua chitarra dei sogni non come a un capriccio, ma come al risultato di un percorso:

  • sai che tipo di corpo, manico, pickup ti fanno sentire a casa;
  • hai provato più modelli e marche;
  • sai quanto realmente suoni, e quindi che tipo di investimento ha senso per te.

Anche qui il mercato dell’usato può aiutarti:


FAQ – Guida all’acquisto della chitarra elettrica

Meglio iniziare con una Strat-style o con una Les Paul?

In generale una Strat-style è più versatile e spesso più comoda per chi inizia, soprattutto se vuoi esplorare più generi. Una Les Paul può essere fantastica se ami da subito il suono pieno e compresso degli humbucker, ma è spesso un po’ più pesante e meno “neutra”.

Nuovo o usato per la prima chitarra?

Se non hai fretta e puoi provare lo strumento (o farti aiutare da qualcuno più esperto), l’usato ti permette spesso di ottenere una chitarra migliore allo stesso prezzo. Il nuovo può avere senso se vuoi garanzia e zero sorprese, ma considera sempre il valore che perderà appena esce dal negozio.

Posso iniziare subito con una chitarra di fascia alta?

Sì, se il budget non è un problema. Ma vale la pena chiederti se sai già cosa ti serve davvero. Comprare una chitarra molto cara senza esperienza può portarti, dopo qualche anno, a rivenderla perché hai scoperto che preferisci un altro tipo di manico o di pickup. Un percorso a step ti aiuta a capire chi sei come chitarrista prima di investire cifre importanti.

Quanto conta davvero la marca?

La marca conta per:

  • coerenza nella qualità;
  • rivendibilità dell’usato;
  • identità sonora (ci sono “famiglie sonore” legate ai brand).

Ma dentro ogni marchio esistono serie più riuscite e serie meno riuscite. Meglio una chitarra che suona e ti ispira, anche di marca meno famosa, che un logo importante su uno strumento che non ti dice niente.

Quante chitarre mi servono davvero?

All’inizio te ne basta una sola, affidabile e versatile. Quando inizierai a suonare in contesti più diversi (ad esempio funk pulito e metal ad alta distorsione) potrà avere senso affiancare:

  • una chitarra con single coil;
  • una con humbucker.

Finché stai imparando, è più importante suonare tanto con una chitarra che conosci bene, piuttosto che avere tante chitarre che usi poco.


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