Percussioni

Cajon e percussioni ibride: portare il groove acustico in contesti unplugged

Quando una band passa in **versione acustica** – showcase in negozio, piccolo locale, casa, live in studio, strada – il batterista è spesso il primo a doversi r...

Quando una band passa in versione acustica – showcase in negozio, piccolo locale, casa, live in studio, strada – il batterista è spesso il primo a doversi reinventare.

Il set classico occupa spazio, è difficile da gestire nei volumi e non sempre è ben visto da vicini, fonici e organizzatori. Ed è qui che entrano in gioco cajon e percussioni ibride.

In questa guida vediamo:

  • perché il cajon è diventato lo strumento simbolo dei live unplugged;
  • come combinarlo con altre percussioni ibride per creare un piccolo “drum set acustico”;
  • idee pratiche di setup per duo, trio, band intera;
  • budget di ingresso e come usare Muviber per orientarti tra nuovo e usato.

Se vuoi iniziare a farti un’idea del mercato, puoi partire da queste ricerche su Muviber:


1. Perché tutti usano il cajon nei live acustici

Il cajon è, in pratica, un mini drum set in scatola:

  • il fronte suonato con le mani dà il colpo "rullante" e i ghost notes;
  • la parte più bassa del pannello frontale rende il colpo di cassa;
  • con spazzole, mallet e bacchette puoi avvicinarti ancora di più alle dinamiche di una batteria.

Vantaggi del cajon

  • Occupa pochissimo spazio ed è facile da trasportare.
  • Regge bene i volumi moderati di club, piccoli palchi e busking.
  • Suonato seduto, ti dà una postura stabile, comoda anche per set lunghi.
  • Microfonato bene, entra in qualsiasi mix acustico.

Su Muviber trovi spesso cajon usati di fascia media che, con un minimo di setup, possono diventare il tuo strumento principale per gli unplugged.


2. Percussioni ibride: cosa sono e perché hanno senso

Quando parliamo di percussioni ibride per i contesti acustici, parliamo di combinare:

  • elementi acustici (cajon, shaker, tamburello, wood block);
  • elementi “semi‑drumset” (kick pedal per cajon, hi‑hat stand, piccolo sfoggio di piatti);
  • elementi elettronici (pad, trigger, piccoli sample box) quando il contesto lo permette.

Obiettivo: costruire un setup che ti permetta di:

  • mantenere il groove e la divisione cassa/rullante;
  • aggiungere colore (shaker, campanacci, effetti);
  • restare dentro volumi compatibili con acustico e semi‑acustico.

3. Tre setup tipo per diversi contesti unplugged

3.1 Duo voce‑chitarra + cajon

Setup minimo, perfetto per locali piccoli, house concert, busking.

  • Cajon come cassa+rullante.
  • Uno shaker o egg shaker per pattern leggeri nei brani più soft.
  • Un tamburello da usare sul 2 e 4 o nei ritornelli.

Idea: puoi tenere uno shaker in mano mentre suoni il cajon con l’altra, o alternarlo tra strofa e ritornello.

3.2 Trio acustico (chitarra, basso, voce) con groove più spinto

Qui puoi iniziare a costruire un mini kit:

  • Cajon con pedale: lo usi come cassa vera e propria.
  • Superficie frontale suonata a mano per simulare il rullante.
  • Un piccolo hi‑hat o un piattino ride/crash a lato.
  • Shaker e tamburello per arricchire i ritornelli.

Così hai una struttura kick + snare + hi‑hat in versione super compatta.

3.3 Band completa in versione unplugged

Se la band ha già batterista fisso, puoi creare un setup più articolato ma sempre controllato nei volumi:

  • Cajon con pedale (cassa);
  • seconda piccola cassa/bass drum da 16" o simile se serve più “aria”;
  • hi‑hat + 1 piatto crash/ride;
  • piccolo pad elettronico (se il contesto lo consente) per qualche colpo di clap, tambure, sub kick;
  • qualche percussione a mano (shaker, claves, campanaccio) per i brani più dinamici.

Il risultato è un kit con impatto da batteria ma adatto a volumi acustici.


4. Microfonare un cajon (e perché fa la differenza)

Un cajon ben suonato ma microfonato male può sparire nel mix, soprattutto se ci sono chitarre acustiche molto presenti.

Approccio base:

  • Un microfono sul retro (dove c’è il foro) per catturare la parte di bassa/cassa.
  • Un microfono frontale a distanza moderata per il fronte, per prendere attacco e “rullante”.

In contesti molto piccoli puoi anche suonare non microfonato, ma già con un solo mic sul retro la resa cambia tantissimo.

Su Muviber puoi cercare:


5. Budget di ingresso: quanto serve per portare a casa il groove

I prezzi cambiano nel tempo, ma possiamo ragionare a macro‑fasce.

Solo cajon

  • Fascia entry‑level: strumenti economici ma usabili per studio e piccoli live.
  • Fascia media: cajon più bilanciati e dinamici, spesso la scelta ideale per un uso continuativo in band.
  • Accessori: custodia, pad o tappetino antiscivolo, piccolo sedile o cuscino.

Cajon + percussioni ibride

  • Aggiungi: tamburello, shaker, udu/woodblock, piccoli campanacci.
  • Se vuoi il pedale per trasformare il cajon in cassa, considera anche un kick pedal con battente dedicato.

Cajon + mini‑kit (hi‑hat, piatti, pad)

  • Qui il budget cresce ma hai un setup molto vicino a una batteria, con il vantaggio di poter modulare i volumi.
  • L’usato su piatti, stand e pedali è spesso un ottimo modo per risparmiare.

Per farti un’idea delle combinazioni possibili:


6. A chi ha senso consigliare cajon e percussioni ibride

  • Batteristi che vogliono più opportunità di suonare in spazi piccoli e contesti acustici.
  • Chitarristi/cantautori che vogliono gestire da soli una componente ritmica minimale.
  • Band rock/pop che vogliono proporre anche un set acustico senza stravolgere le canzoni.
  • Musicisti da strada che devono mantenere volumi accettabili ma vogliono groove vero.

Cajon e percussioni ibride non sostituiscono la batteria classica, ma ti permettono di portare il linguaggio della batteria in tutti quei posti dove un kit intero non entrerebbe (fisicamente o acusticamente).

Puoi esplorare il mercato dell’usato partendo da:


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